domenica 1 giugno 2014

Faery: Legends of Avalon, o della solitudine dei numeri primi

Ancorché tutt'altro che perfetto, il francese Faery: Legends of Avalon (2010, Spiders Studio) rappresenta un coraggioso quanto incompiuto tentativo di offrire una variazione sul tema del JRPG di stampo nipponico, mescolato a suggestioni estetiche e letterarie più specificatamente occidentali. La trama è infatti tutta giocata su una difficile missione affidata da Oberon, sovrano fatato di shakespeariana memoria, a un folletto appena risvegliatosi da un sonno misterioso che lo ha tenuto in stato di sospensione per parecchi anni. Tale missione, da svolgersi percorrendo "piani" paralleli ispirati alle più celebri dimensioni mito-fiabesche europee e mediorientali, prevede l'alternanza tra lunghe fasi esplorative e combattimenti (rigorosamente a turni) contro varie entità malvagie che minacciano la sopravvivenza del mondo fantastico. Sul modello di motivi già noti alla letteratura per l'infanzia - cfr. La Storia Infinita - anche in Faery: Legends of Avalon il luogo principale in cui si svolge la narrazione risulta gravemente corrotto a causa dell'influenza nefasta degli esseri umani, la cui grettezza rischia di far scomparire per sempre nella nebbia il magico regno di Oberon.